venerdì 26 febbraio 2010

Rassegnazione e pericolo

Questo è il tratto di v.le De Gasperi prima del rondò Triulzo.
Questo è lo stato del manto, le buche ed i sassi che schizzano come proiettili.

http://fotoalbum.virgilio.it/alice/gcoribello/stradedisdm

Dallo stato del manto, la corrugazione ed i rattoppi stratificati, si può intuire che le pioggie possono influire, ma lo stato della superficie è tale che qualsiasi evento, anche minimo, crea problemi, ed i rattoppi a poco servono.

Questo autunno, in ritardo (causa chiusura dei fornitori, ricordate?) sono stati fatti gli interventi che dovevano farci vedere le strade color petrolio. Sono stati fatti alcuni pezzi cancellando le piste, ma su questo segmento ridotto veramente male, nessun intervento.
Guardate come i colori diversi e le stratificazioni dei vari rattoppi, permettono di capire da quanto tempo si interviene con questo inutile (visto i risultati) sistema.
Concludo evidenziando il pericolo per i sassi che spinti dai pneumatici diventano proiettili, e lo stato della ciclabile che è diventato pericoloso percorrere.

Come vedete, non sono solo gli asili ad avere problemi.

Riapre il bocciodromo

Mercoledì 3 marzo alle 13.30 verrà riattivata la parte dedicata al gioco delle bocce

Gli orari di apertura durante questo periodo saranno: dal martedì alla domenica 13.30 alle 18.30.

Il servizio ristorante e bar, la cui gestione sarà curata da Gestisport, sarà riattivato nella seconda settimana di marzo dopo le verifiche dei Vigili del Fuoco.

lunedì 8 febbraio 2010

Compagnone ribadisce il vergognoso divieto di audioregistrare i CC

Di seguito il comunicato stampa inviato da RC dopo aver ricevuto la lettera da parte del presidente del CC Compagnone.
Sul blog non sono mai apparsi comunicati stampa fatti da partiti politici, ma questa è una questione che ci tocca da vicino: il divieto di informare i cittadini.
Ricordo che sul tema c'è stato un convegno alla scuola di Bolgiano e un gruppo di cittadini ha lanciato una raccolta firme ancora aperta.
Ricordo inoltre che ben 2 anni fa il Consiglio Comunale all'unaminità ha votato una mozione della stessa maggioranza sul tema e da due anni nulla è successo.

L'unica cosa che è stata fatta è appendere questo cartello in sala consiliare che vieta sia la video che l'audio registrazione delle sedute.

E questo ciò che volevamo da questa amministrazione?



CS R.C.: sulle registrazioni audio del consiglio comunale

Da diversi mesi Rifondazione sta portando avanti in modo autonomo una iniziativa volta a garantire la massima trasparenza dei lavori consiliari e la partecipazione dei cittadini. Abbiamo aperto infatti un sito www.rifondazionesandonato.it sul quale tutti i cittadini possono trovare, tra le altre cose, la documentazione del Consiglio Comunale quando questo viene convocato. Questo permette ai cittadini di poter assistere al Consiglio Comunale informati e poter comprendere ciò di cui si discuterà in Consiglio. Abbiamo inoltre messo on-line i file audio dei Consigli Comunali. Questo per consentire a tutti i cittadini di ascoltare da casa propria, già dal giorno successivo al Consiglio Comunale, ciò che è stato detto nella seduta consiliare. Tenuto conto che oggi l’Amministrazione rende pubblici i verbali dei Consigli Comunali (solo scritti) dopo più di due mesi dai Consigli stessi, appare evidente l’importanza di garantire ai cittadini la possibilità di sapere ciò che è stato detto in Consiglio in un tempo adeguato.
La nostra iniziativa è stata accolta molto favorevolmente dai cittadini che hanno mostrato interesse e gradimento per questo strumento messo a loro disposizione.
Forse tutta questa trasparenza infastidisce l’Amministrazione: infatti, il Presidente del Consiglio Comunale Compagnone ha recentemente inviato una lettera indirizzata alla segretaria cittadina di Rifondazione (e, per conoscenza, al Consigliere Comunale di Rifondazione) con la quale ci dice che è “intervenuto più volte per chiarire l’attuale situazione che regola a San Donato Milanese la pubblicità dei lavori del Consiglio Comunale. L’attuale Regolamento del Consiglio Comunale, purtroppo, non disciplina in maniera puntuale il trattamento della specifica informazione. Questo però non abilita il suo partito a registrare e poi pubblicare gli interventi in voce dei Consiglieri Comunali e del Sindaco resi in Coniglio Comunale”
La lettera continua affermando: “La mia affermazione nasce essenzialmente da due motivi entrambi molto importanti e che La inviterei a considerare con la massima attenzione. Nella sala del Consiglio comunale è da tempo affisso un cartello che segnala il divieto delle registrazioni fono e video delle sedute. Inoltre, è necessario garantire la tutela degli interessati (consiglieri) art.13 del D.Lgs. 196/2003, che presupporrebbe, quantomeno, una specifica regolamentazione”.
Ricordando che quel cartello non può trarre autorevolezza dal fatto che è affisso da molti mesi ma dalle leggi del nostro Stato e che nessuna legge vieta di registrare una seduta pubblica, è evidente che Rifondazione Comunista a San Donato continuerà a registrare e diffondere le registrazioni audio dei Consigli Comunali.
Per quanto riguarda la mancanza di una specifica regolamentazione nel Regolamento del Consiglio Comunale o meglio nel “Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale” ci sentiamo di ricordare che il suddetto regolamento non disciplina i diritti e doveri dei cittadini, ma bensì l’organizzazione dei lavori consiliari, quindi è decisamente fuori luogo e appare pretestuoso citare questo regolamento per chiedere al nostro partito di “sospendere la pubblicazione” delle registrazioni dei Consigli Comunali.

Mimma Gentile – Segretaria cittadina di Rifondazione Comunista
Massimiliano Mistretta – Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista

sabato 6 febbraio 2010

I cittadini vigilano sugli aerei fracassoni

L’obiettivo è quello di verificare se i dati corrispondono a quelli forniti dalla centralina “ufficiale” della Sea di via Maritano
Da “Il cittadino”

www.recsando.it/rassegnastampa/articolo.asp?v=a&p=2697118

Eppure basterebbe poco, telecamera, videoregistratore, rivelatore di rumore e un vecchio PC.
Insomma, ci vorrebbero pochi euro (molto materiale si recupera)e molta buona volontà.

Poi ci vorrebbero le istituzioni che dovrebbero proteggerci, evitandoci di arrangiarci con il "fai da te".
Ma questo è un'altro discorso.

Torna il freddo come fine dicembre?